LE PAGINE PERDUTE - clicca sulla foto per leggere il primo capitolo


Dei trenta libri oggetto della compravendita, ventinove sarebbero stati consegnati integri. Ma il trentesimo, quel manoscritto medievale dal testo incomprensibile, enigmatico, e senza nome, no. Sarebbe stato quella stessa notte smembrato e sapientemente ricucito; se ne sarebbe occupato personalmente, visto che aveva per trent’anni servito come capo rilegatore proprio nella Biblioteca Pontificia in Vaticano.
Al manoscritto sarebbero state asportate le uniche quattordici pagine scritte in latino volgare. Quelle, e solo quelle: le più preziose e pericolose, non potevano cadere in mano di nessuno. Quelle pagine potevano rappresentare la parola di Dio, ma anche lo strumento del diavolo. 



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LE RECENSIONI (continua a leggere)


Storia vera, quella del manoscritto Voynich e del suo misterioso contenuto, tuttora indecifrato. Leggendone la vivida descrizione fornita da Ugo Nasi, viene voglia di saperne di più, di cercare notizie a riguardo e provare a svelarne l’arcano (Eroica Fenice)

Da capogiro! Le pagine perdute trasportano il lettore in una sarabanda, una autentica scorreria, nei tempi e negli spazi. Vi si intrecciano il presente e il Medioevo...Cosa dire? Proverei a suggerire ai lettori a lasciarsi andare, se possibile leggere il libro tutto d’un fiato, perché forse in questo modo meglio può riuscire ad entrare nella dimensione spazio-temporale talmente “al limite”, da togliere il respiro.  (Guido Agostino)

Eppure le “parole trovate” di Ugo Nasi si lasciano divorare, motivo per cui mi sono personalmente imposta una lentezza nella lettura. E, a distanza di un mese, una seconda rilettura del romanzo stesso. Sono sicura che anche ad una terza lettura verrebbe da riflettere su quanta meravigliosa vita è riuscito a nascondere Ugo Nasi dietro la morte di un solo uomo. Suona strana forse come affermazione, ma basta iniziare la lettura per essere risucchiati da tutta questa vita di cui parlo.  Per il resto, posso solo invitarvi ad iniziare la lettura, ad andare oltre la copertina. Un esordio d’altri tempi per Ugo Nasi, un romanzo che testimonia quanta ricchezza e quanta storia sono nascoste nella nostra quotidianità. Una ricchezza che due occhi e una penna onnisciente riescono finalmente a farci ammirare. (Maria Rosaria Piscitelli)


Desiderio di immortalità e mistero nel nuovo avvincente thriller fantasy «Le pagine perdute» di Ugo Nasi per Kairos editore, collana Serie Oro diretta da Anita Curci. L'autore, avvocato milanese al suo esordio letterario promette suspance sotto l'ombrellone e lega Napoli, Federico II precisamente, al manoscritto Voynich, ancora oggi uno dei libri più indecifrabile al mondo e contenente la ricetta dell'immortalità al punto da far gola anche ad Hitler che istituì una Commissione di Ricerca. (Francesca Cicatelli)

Ugo Nasi ha scritto un ingegnoso e intricato thriller nel quale si viene risucchiati, un vortice che comprende tante storie e soprattutto tanti personaggi diversi, fino all'epilogo anch'esso intriso di mistero, fino nel colpo di scena finale. Un libro che va assaporato, riletto e approfondito anche se la scrittura accattivante permette di leggerlo in brevissimo tempo. (THRILLER STORICI E DINTORNI - Alessandra Ottaviano)